355 organizzazioni Europee per i diritti umani, gruppi ecclesiali, sindacati e partiti politici chiedono alla UE di sostenere il loro diritto al BDS

COMUNICATO STAMPA 18 MAGGIO 2016

Più di 300 organizzazioni per i diritti umani, gruppi ecclesiastici, sindacati e partiti politici di tutta Europa hanno chiesto alla UE di assumersi le proprie responsabilità giuridiche, considerare Israele responsabile delle violazioni del diritto internazionale e di difendere il diritto di singoli e organizzazioni a prendere parte al movimento per la eguaglianza e la giustizia, diretto dai palestinesi, per il boicottaggio, le sanzioni e il disinvestimento (BDS) 

I firmatari della lettera hanno chiesto alla Commissione Europea di “far valere le linee guida relative ai diritti umani che garantiscono libertà di espressione e il diritto a boicottare e ad usare tutti i mezzi che avete a disposizione per sostenere i cittadini europei nella loro lotta per affermare i diritti umani fondamentali”.

Israele, dato che ha fallito nell’arrestare la crescita del movimento BDS, ha lanciato un attacco senza precedenti contro il movimento BDS per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza per i Palestinesi.

La autorevole lista di 355 firmatari include: Transform! Europe – una rete europea di 28 organizzazioni di 19 paesi; il Congresso irlandese dei sindacati; la Federazione unitaria dei sindacati norvegesi; il Parti de gauche in Francia; Podemos in Spagna, Norwegian Church Aid, la grande coalizione belga di ONG CNCD 11.11.11, Defence for Children in Belgio, il movimento cattlico internazionale Pax Christi in Belgio e la grande ONG cattolica francese Terre Solidaire. Guardare qui la petizione alla UE e la lista completa delle firme 

Su richiesta di Israele, alcuni governi europei, inclusi il Regno Unito e la Francia, stanno introducendo una legislazione antidemocratica, eprendendo altre misure repressive per indebolire il movimento BDS. In Francia un attivista è stato arestato semplicemente per aver indossato una maglietta con la scritta BDS.

L’inviato UE in Israele, è stato di recente criticato per aver partecipato iad una conferenza anti BDS a Gerusalemme nella quale ministri del Governo israeliano hanno minacciato attivisti BDS.

Israele ha anche imposto un divieto a viaggiare al cofondatore del movimento BDS Omar Barghouti, dopo che ministri del governo israeliano hanno fatto minacce di violenza fisica contro di lui. In seguito a questo Amnesty international ha reagito esprimendo preoccupazione “per la sicurezza e la libertà del difensore dei diritti umani palestinese Omar Barghouti”

La repressione di Stato di Israele contro i difensori dei diritti umani e il movimento BDS tende a farsi scudo e impedire di essere chiamato a rispondere delle sue violazioni del diritto internazionale. Israele ha mostrato apertamente di spiare gli attivisti del BDS.

Riya Hassan, responsabile nel Comitato Nazionale BDS (la più ampia coalizione di organizzazioni palestinesi che dirige e sostiene il movimento BDS) per la campagna in Europa, ha dichiarato: E’ tempo che l’UE, anziché aiutare Israele a reprimere il movimento BDS, rispetti i suoi obblighi verso il diritto internazionale e chiami Israele a rispondere delle sue violazioni. La UE deve sostenere il diritto di cittadini europei, palestinesi, israeliani di affermare i diritti umani e partecipare al movimento non violento per il BDS”

Aneta Jerska, coordinatrice del Coordinamento europeo dei comitati e associazioni per la Palestina (ECCP) una delle organizzazioni che ha firmato la risoluzione, ha dichiarato:

“Dà forza vedere che così tante organizzazioni di società civile europea e oraganismi rappresentativi dichiarino pubblicamente il loro sostegno al siritto di partecipare al movimento BDS che mira a rendere Israele responsabile per le sue violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani

“E’ un segnale forte che l’opinione pubblica europea sempre più guarda al BDS come un atto di libertà di espressione. Continueremo a lottare per mettere fine all’ingiusto sistema di oppressione di Israele nei confronti del popolo palestinese.