COMUNICATO STAMPA ECCP: L’UE FA IL PRIMO PASSO PER PROTEGGERSI DAGLI SPYWARE ISRAELIANI

La commissione d’inchiesta del Parlamento europeo -PEGA- sull’uso dello spyware Pegasus ha pubblicato le sue raccomandazioni finali il 22 maggio 2023. Questa commissione era stata incaricata di indagare sulle violazioni commesse dallo spyware all’interno dell’Unione europea.

All’indomani dello scandalo Pegasus, l’ECCP ha dato richiesto al Comitato PEGA di pronunciarsi nel suo report sui tre punti seguenti:

  • Che la tecnologia spyware è pericolosa e lo scambio commerciale di vulnerabilità conferisca un potere inarrestabile nelle mani di chiunque acquisti la tecnologia. Anche le forze dell’ordine possono utilizzare lo spyware senza responsabilità e superare limiti fissati dalle ordinanze del tribunale sulla sorveglianza, senza lasciare traccia.
  • Che tutte le società di spyware che attualmente operano nell’UE sono società israeliane, due delle quali hanno trasferito la propria sede nell’UE per beneficiare della mancanza di regolamentazione. Il settore dello spyware israeliano è stato coltivato dal governo israeliano concedendo il permesso a queste società, fondate e gestite da ex ufficiali dell’intelligence israeliana, di vendere spyware per ottenere favori diplomatici per il governo israeliano o per trarre profitto dalla vendita di spyware pericolosi al miglior offerente.
  • Che le società israeliane di spyware vendono un prodotto che è stato testato sui palestinesi nel corso dell’occupazione israeliana, delle politiche di apartheid e dell’oppressione delle organizzazioni della società civile. Accuse di terrorismo sono state giustificate da “prove” raccolte, tra l’altro, da spyware, ma si sono rivelate falsificate.

L’ECCP desidera elogiare il Comitato PEGA per aver incluso tutti e tre questi punti nelle raccomandazioni finali del loro report.

In particolare, nel report della commissione PEGA va prestata attenzione ai punti 425-431 in particolare.

L’oppressione e lo spionaggio israeliani danneggiano non solo i palestinesi, ma vengono comprati da regimi autoritari, politici corrotti e persino ricchi uomini d’affari e usati contro i cittadini europei. Il comitato PEGA riconosce che il percorso dall’oppressione dei palestinesi all’oppressione degli europei esiste e si è pronunciato con voce forte e chiara contro la proliferazione di queste violazioni.

Intanto, la Direzione del Commercio dell’Unione Europea ha in programma di pubblicare nuovi regolamenti sull’esportazione di spyware (che essa definisce “articoli di sorveglianza informatica a duplice uso”). Questa commissione accetta i commenti del pubblico (in Europa o oltre) fino al 9 giugno.

Quindi, per favore, prendete un momento per dire alla Direzione del Commercio se ritenete che lo spyware non debba essere esportato a scopo di lucro nel resto del mondo e che le società di spyware israeliane non debbano essere autorizzate a utilizzare l’UE come trampolino di lancio per vendere la loro tecnologia.

Potete farlo a questo link